top of page

Blog

Inverter e soft starter: guida completa alla gestione dei motori e all’avviamento controllato

In ambito industriale, la scelta tra inverter (VFD – Variable Frequency Drive) e soft starter incide su efficienza energetica, affidabilità dell’impianto e costi di esercizio. Entrambi riducono gli stress meccanici e le correnti di spunto in avviamento, ma lo fanno con logiche diverse: l’inverter controlla frequenza e tensione per gestire velocità e coppia del motore durante tutto il ciclo; il soft starter limita solo la tensione all’avvio (e spesso allo stop), lasciando poi il motore alla rete a giri nominali. In questa guida impari come funzionano, quando scegliere l’uno o l’altro, come dimensionarli e parametrizzarli, con esempi concreti e checklist operative.

Inverter e soft starter: guida completa alla gestione dei motori e all’avviamento controllato

Cos’è un inverter (VFD) e come funziona

Un inverter converte la tensione di rete in DC (ponte raddrizzatore + bus in continua) e poi la riconverte in AC a frequenza e tensione variabili tramite un ponte IGBT/MOSFET a modulazione PWM. Il controllo vettoriale/scalar (V/f) consente:

  • Regolazione di velocità: dalla rampa di avviamento fino a setpoint dinamici.

  • Controllo di coppia: utile per carichi con coppia variabile o costante.

  • Rallentamenti controllati con rampe o frenatura dinamica/rigenerativa.

  • Funzioni di risparmio energetico (ottimizzazione V/f, sleep mode, gestione carichi parziali).

  • Protezione: sovracorrente, sovratemperatura, sottotensione/sovratensione DC bus, perdita fase, blocco rotore.

Quando conviene l’inverter

  • Processi con velocità variabile (ventilatori, pompe, nastri, estrusori).

  • Necessità di regolazione fine di coppia/portata/pressione.

  • Obiettivo di risparmio energetico significativo (tipico su pompe/ventilatori con legge cubica).

  • Funzioni avanzate: posizionamento, sincronismi, comunicazione su fieldbus (Modbus/Profibus/Profinet/EtherNet/IP).

Cos’è un soft starter e come funziona

Il soft starter è un avviatore statico (tiristori SCR) che riduce gradualmente la tensione al motore in fase di start, limitando la corrente di spunto e gli urti meccanici; a regime, bypassa i tiristori e collega il motore direttamente alla rete. Alcuni modelli gestiscono anche la rampa di arresto (soft stop) per evitare colpi d’ariete su pompe.

Quando conviene il soft starter

  • Applicazioni a velocità fissa dove serve solo un avvio/stop dolce (compressori a pistoni, pompe centrifughe semplici, trituratori con inerzia moderata).

  • Quando il budget è limitato e non serve regolazione di velocità.

  • Spazi ristretti e bassa complessità di parametrizzazione.

Inverter vs Soft Starter: confronto rapido

Criterio

Inverter (VFD)

Soft Starter

Regolazione velocità

, continua

No, velocità fissa a regime

Controllo coppia

Avanzato (vettoriale/scalar)

Limitato durante la rampa

Risparmio energetico

Alto su carichi variabili

Basso (solo riduzione stress avvio)

Correnti di spunto

Molto ridotte, controllate

Ridotte, in funzione rampa

Freno/Stop controllato

Sì (rampe, DC braking, rigenerazione)

Sì (soft stop in alcuni modelli)

Armoniche

Presenti (PWM + raddrizzatore)

Basse, solo durante avvio

Costo

Più alto

Più basso

Complessità

Maggiore (parametri/EMC)

Minore

Manutenzione

Media (ventole/condensatori)

Bassa

Selezione e dimensionamento: metodo pratico

1) Dati minimi del motore (targa)

  • Potenza (kW/HP), Tensione, Frequenza, Corrente nominale, cosφ, RPM, Classe isolamento, Service Factor.

  • Tipo di carico: coppia quadratica (pompe/ventilatori), costante (nastri), variabile con picchi (trituratori).

2) Condizioni di esercizio

  • Duty cycle, numero avviamenti/ora, altitudine, temperatura ambiente → possibili declassamenti.

  • Presenza di SCPD (Short-Circuit Protection Device), fusibili gG/aR o interruttore magnetotermico + differenziali idonei.

3) Scelta tra inverter e soft starter

  • Serve regolazione di portata/velocità? → Inverter.

  • Serve solo limitare colpi di ariete e correnti di spunto? → Soft starter.

4) Dimensionamento elettrico

  • Soft starter: I_start limitata (p.es. 2–3×In), durata rampa (p.es. 10–20 s), bypass integrato, corrente nominale ≥ In motore con margine (10–20%).

  • Inverter: corrente di uscita I_drive ≥ In del motore + margine per cicli pesanti; verificare sovraccarico 150% 60 s (tipico Heavy Duty). Se bus DC rigenera, valutare chopper + resistenza o unità rigenerativa.

5) EMC, armoniche, cavi e motori

  • Con inverter: cavi screened motore, messa a terra a 360°, eventuale filtro EMC (C2/C3) e reattanza di linea/filtro dU/dt per cavi lunghi o motori vecchi (isolamento debole).

  • Distorsione armonica THDi lato rete: eventuale reattanza di rete, raddrizzatori a 12 impulsi o filtri attivi per impianti sensibili.

  • Verifica cuscinetti (correnti parassite): valutare spazzole di messa a terra o cuscinetti isolati su motori grossi.

Parametrizzazione essenziale

Soft starter – parametri tipici

  • Tensione iniziale (p.es. 30–50% Un)

  • Tempo rampa (p.es. 5–20 s)

  • Limitazione corrente (p.es. 2–4×In)

  • Soft stop (tempo rampa discesa)

  • Bypass (integrato/esterno)

Inverter – parametri chiave

  • Modalità controllo: V/f semplice, V/f con boost, vettoriale senza sensore.

  • Rampe: accel/decel (s), S-curve per evitare strappi.

  • Frequenza min/max (Hz), limiti coppia/corrente.

  • PID integrato (setpoint pressione/portata), sleep e anti-windup.

  • Frenatura: DC braking, chopper di frenatura + resistenza o rigenerativa.

  • I/O e fieldbus: ingressi digitali/analogici, Modbus/Profinet ecc.

  • Protezione motore: I²t, sonda PTC/NTC (se presente).

Casi d’uso concreti

1) Pompe e ventilatori (coppia quadratica)

  • Obiettivo: risparmio energetico e regolazione portata → Inverter con PID e funzione sleep. Soft starter solo se la portata è fissa e serve evitare colpo d’ariete.

2) Nastri trasportatori

  • Avvio dolce, evitare slittamento materiali, controllo velocità per sincronismi → Inverter (rampe S-curve). Soft starter ok se velocità è fissa e basta una rampa morbida.

3) Trituratori/mescolatori (carico pesante)

  • Picchi di coppia, rischio bloccaggi → Inverter vettoriale con limite coppia e protezioni; eventuale frenatura. Soft starter più critico: serve margine elevato su corrente di spunto.

Normative e sicurezza (promemoria)

  • IEC/EN 61800 (azionamenti a velocità variabile), IEC/EN 60947-4-2 (soft starter), IEC/EN 60204-1 (sicurezza macchine), IEC/EN 61439 (quadri BT).

  • Coordinamento protezioni (fusibili/interruttori), categoria di sovratensione, IP e classe isolamento.

  • EMC: cablaggi schermati, filtri, corretto instradamento PE.

Nota: verifica sempre i cataloghi del costruttore per declassamenti, limiti di cavo e accessori obbligatori (filtri, reattanze, resistenze di frenatura).

Checklist di progettazione

  1. Dati targa motore e profilo di carico.

  2. Obiettivo: solo avvio dolce o regolazione completa?

  3. Dimensionamento corrente (Heavy/Normal Duty).

  4. EMC: filtri, cavi schermati, messa a terra.

  5. Armoniche: reattanze/filtri se rete sensibile.

  6. Parametri base (rampe, limitazioni, PID).

  7. Protezioni: magnetotermico, differenziale idoneo, I²t.

  8. Collaudo: test a vuoto, sotto carico, verifica termica.

  9. Documentazione: schemi, parametri salvati, backup.

FAQ rapide

Meglio inverter o soft starter per una pompa? Se vuoi regolare portata/pressione e tagliare consumi → inverter con PID. Se portata fissa e vuoi solo eliminare il colpo d’ariete → soft starter.

L’inverter rovina il motore? No, se correttamente installato: cavi schermati, filtri EMC, eventuale filtro dU/dt per cavi lunghi/motori datati.

Posso usare soft starter e poi passare a bypass? Sì: è il funzionamento tipico. A regime il motore va in linea diretta con perdite minime.

Serve il freno di frenatura? Per decelerazioni rapide o carichi inerziali: sì, chopper + resistenza o rigenerativa.

Conclusioni

  • Soft starter: soluzione semplice ed economica per limitare correnti di spunto e urti meccanici su applicazioni a velocità fissa.

  • Inverter: controllo totale di velocità/coppia, risparmio energetico, funzioni evolute e protezioni → ideale per processi moderni e ottimizzati.

Se stai realizzando o aggiornando un quadro elettrico industriale, valuta fin da subito profilo di carico, EMC e protezioni: scegliere bene tra inverter e soft starter significa avere impianti più efficienti, affidabili e sicuri.


Call to Action

Hai bisogno di progettazione elettrica CEI/IEC per quadri, macchine o revamping? Contattaci per uno studio di fattibilità gratuito e per ricevere la checklist FAT in formato editabile.

FS Automation Service

Dove siamo

Località Biogno, 8

25060 Lodrino (Brescia)

Contatti

320 8209733 (Francesco)

Orari di apertura

Lun - Ven:  8:00 – 18:00

Sabato:       8:00 – 12:00

Domenica:  chiuso

FS AUTOMATION SERVICE di Francesco Tamussi
Sede legale: Località Biogno 8 - 25060 - Lodrino (BS)
P.IVA: 04436750980
Iscritta al Registro Imprese di Brescia – Rea: 614630
Contatti: info@fsautomationservice.it – +39 320 8209733

Privacy Policy

bottom of page