Fusibili e interruttori magnetotermici: come proteggere i circuiti
- Francesco T.
- 1 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Proteggere un impianto elettrico significa interrompere in modo sicuro la corrente in caso di sovraccarico o cortocircuito, evitando danni a cavi, apparecchiature e – soprattutto – alle persone. In questa guida confrontiamo fusibili e interruttori magnetotermici (MCB/MCCB), vediamo come dimensionarli, che curve d’intervento scegliere (B-C-D), come verificare potere di interruzione e selettività, con esempi pratici e una checklist finale.

Cos’è un fusibile
Un fusibile è un dispositivo a strappo: un conduttore calibrato (elemento fusibile) che si fonde quando la corrente supera una soglia per un certo tempo.Pro:
Tempi d’intervento molto rapidi in cortocircuito (ottima limitazione dell’energia I²t).
Semplicità costruttiva, costo unitario contenuto.Contro:
È monouso (va sostituito dopo l’intervento).
Non offre funzione magnetotermica regolabile né comando di riarmo.
Cos’è un interruttore magnetotermico (MCB/MCCB)
L’interruttore magnetotermico combina due funzioni:
Termica (bimetallo) → protegge dai sovraccarichi (interventi lenti, dipendenti dal tempo).
Magnetica (solenoide) → protegge dai cortocircuiti (intervento istantaneo).Pro:
Riarmabile dopo l’intervento.
Versioni con curva B-C-D, indicazioni chiare su potere d’interruzione (Icn/Icu).Contro:
In alcune applicazioni molto “dure” ai corti, un fusibile può limitare meglio l’energia passante.
Tabella comparativa rapida
Caratteristica | Fusibile | Magnetotermico (MCB/MCCB) |
Comportamento al guasto | Elemento si fonde (da sostituire) | Scatta e si riarma |
Protezione sovraccarico | Buona, ma non regolabile | Termica integrata e controllata |
Protezione cortocircuito | Eccellente limitazione I²t | Molto buona; dipende da curva e Icn/Icu |
Manutenzione | Richiede scorta fusibili | Nessun ricambio dopo scatto |
Selettività | Ottima a gradini con gG/aM | Buona, richiede calcolo curve e poteri |
Costo nel ciclo di vita | Può aumentare per sostituzioni | Maggiore all’acquisto, minore nel tempo |
Curve d’intervento (B-C-D) dei magnetotermici
Curva B: scatto magnetico ≈ 3–5 × In → linee luminose/IT, carichi resistivi, tratte con spunti bassi.
Curva C: scatto magnetico ≈ 5–10 × In → usi generali, motori piccoli, prese.
Curva D: scatto magnetico ≈ 10–20 × In → carichi con forti spunti (motori importanti, trasformatori, saldatrici).
Suggerimento: se hai partenze motore con spunti elevati e scatti intempestivi su C, passa a D o valuta avviamento soft.
Potere di interruzione: Icn / Icu / Ics
Icn (per MCB domestici) o Icu (per MCCB industriali) = corrente massima di cortocircuito che il dispositivo può interrompere in sicurezza.
Ics (service) = percentuale di Icu a cui l’interruttore garantisce capacità di riarmo e servizio dopo l’interruzione.Regola pratica: misura o stima la Ik (corrente di corto presunta) nel punto d’installazione e scegli Icn/Icu ≥ Ik (con margine).
Dimensionamento: le 4 regole d’oro
Ib ≤ In ≤ Iz
Ib: corrente di impiego del circuito
In: corrente nominale del dispositivo
Iz: portata del cavo (in posa reale)
If ≤ 1,45 × Iz (condizione di protezione termica del cavo)
Icn/Icu ≥ Ik (potere d’interruzione adeguato alla corrente di corto presunta)
Caduta di tensione entro limiti (tip. ≤ 3–5% a seconda dell’uso)
Selettività e coordinamento
Selettività = solo il dispositivo a valle deve intervenire in caso di guasto locale, evitando lo spegnimento dell’intero impianto.Strategie:
A gradini: calibro e curve crescono salendo verso monte.
Energetica/temporale: tarature temporizzate su MCCB/relè.
Fusibile + MCB: spesso offre ottima limitazione e coordinamento con motori.Coordinamento con motori (tipo 1/2): verificare che il dispositivo protegga il contattore e la motorizzazione senza danni in caso di corto.
Fusibili: tipologie e impieghi consigliati
gG: uso generale, protezione cavi e linee.
aM: per motori (back-up su cortocircuito), da abbinare a relè termici per sovraccarico.
gR/aR: elettronica di potenza (tiristori, inverter).Quando preferirli: corti molto elevati da limitare con I²t ridotto, applicazioni di back-up per grandi MCCB/ACB, protezione semiconduttori.
Magnetotermici: quando e come sceglierli
Linee terminali: MCB curva C con Icn adeguato (es. 6–10 kA in impianti civili; 10–15 kA/oltre in ambienti industriali).
Carichi con spunto: curva D, calibro adeguato per evitare scatti intempestivi.
Quadri industriali: MCCB con Icu/Ics congrui, possibilità di regolazioni (Ir, Im, a volte Ig) e accessori (sganciatori, contatti ausiliari).
Esempio pratico (linea prese officina)
Dati: Ib = 14 A, cavo H07RN-F 3G2,5 in canaletta (Iz ≈ 20–24 A), Ik nel punto = 4,5 kA.
Scelta: MCB C16 A, Icn ≥ 6 kA (meglio 10 kA in ambienti con Ik incerto).
Verifiche:
Ib ≤ In ≤ Iz → 14 ≤ 16 ≤ 24 ✔️
Icn ≥ Ik → 10 kA ≥ 4,5 kA ✔️
Caduta V ok su lunghezza reale ✔️
A monte, MCB/MCCB selettivo (curva/tempo superiore) ✔️
Errori comuni da evitare
Scegliere Icn/Icu troppo basso rispetto a Ik.
Usare curva B su linee con carichi induttivi → scatti intempestivi.
Ignorare posa/temperatura del cavo → Iz sovrastimata.
Mancata selettività tra dispositivi in cascata.
Non considerare la caduta di tensione su linee lunghe.
Checklist rapida prima dell’ordine ✅
Corrente di impiego Ib del circuito nota
Portata cavo Iz in posa reale
In scelto con Ib ≤ In ≤ Iz
Curva B/C/D adatta al carico
Icn/Icu ≥ Ik nel punto d’installazione
Verifica selettività con monte/valle
Caduta di tensione entro limiti
Per motori: fusibile aM o MCB curva D + relè termico
FAQ
Meglio fusibile o magnetotermico?
Dipende: per linee generali e riarmo facile → magnetotermico. Per corti elevati da limitare e back-up → fusibile (specie aM/gG) o combinazioni miste.
Che curva scegliere per i motori?
In genere curva D per assorbimenti di spunto alti. In alternativa, fusibile aM + relè termico.
Cos’è Icn/Icu?
È il potere di interruzione massimo dichiarato. Deve essere ≥ della corrente di corto presunta Ik dove installi il dispositivo.
Posso aumentare il calibro per evitare scatti? Solo se Iz del cavo e le protezioni a monte lo consentono. Meglio agire su curva o regolazioni (o migliorare l’avviamento del carico).
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